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K-Swiss Express Light Clay

K-Swiss, oltre all’abbigliamento, propone una gamma di calzature tecniche per il tennis piuttosto completa ed interessante, che va dalle classicissime scarpe in pelle, ormai una rarità, fino alle ultramoderne e tecnologiche scarpe ultraleggere. Iniziamo la conoscenza i K-Swiss proprio con una delle calzature superlight, che sta avendo un discreto successo, la Express Light.

  • Tomaia: in tessuto sintetico traspirante. Protezione in tecnologia DuraWrap nelle zone strategiche.
  • Intersuola: ammortizzamento idealo per favorire l’assorbimento degli urti al suolo.
  • Tecnologia K-EVA per la massima ammortizzazione della suola intermedia e una migliore durabilità.
  • Seamfree: Costruzione senza cuciture.
  • Suola: Gomma in mescola Aosta 7.0 estremamente duratura con sagomatura progettata per i campi in terra rossa.
  • Pianta: Larga.
  • Suola a lisca di pesce per trazione su terra rossa
  • Colori: Arancio/Nero – Blu/Giallo
  • Peso: 325 grammi (Mis 42/27cm)

 

Express Light deriva direttamente da uno dei cavalli di battagli di K-Swiss, la Hypercourt Express, scarpa davvero ben fatta e molto stabile, ma anche agile e potente, alleggerita sempre più dalle prime alle ultime versioni. Tuttavia, l’utenza ne ha sempre richiesto una versione ancora più leggera e K-Swiss ha sfruttato la base della Hypercourt un prodotto dal peso piuma, ma dalla impronta forte a terra.

Prendi una Hypercourt, svuotala di tutto ciò che è “in più”, come si fa con le auto da corsa, e ottieni la Express Light. Una scarpa dalla struttura ridotta all’indispensabile, votata alla massima prestazione nel combinato velocità/stabilità, che sacrifica qualcosa in termini di comfort, pur mantenendo suola protettiva in K-Eva, per offrire una resa potente e appagante nella restituzione di energia e di minimo ingombro in movimento. La tomaia in mesh sintetico ultraleggero e molto flessibile è l’elemento che consente la riduzione di peso più consistente, nonostante sia anche piuttosto solida e reagisca bene alle abrasioni. È moderatamente elastica e va a creare un effetto guanto sul piede, avvolgendo il collo, ma non è soffice e l’utilizzo di un calzino più spesso aiuta a compensare il comfort da scarpa “racing”. Nulla di drammatico, ma va considerato che la tomaia sfoderata ha vantaggi e svantaggi. Il piede è ben “incastrato” nella scarpa ed è sorretto fortemente nella zona tallonare, più consistente che all’anteriore, ma non invasiva nella zona del calcagno. Contiene forte, quindi, ed è adatta a chi desidera una sensazione più sostenuta e sensibile, ma con adeguato spazio per il piede in virtù di una pianta larga e di una calzata piuttosto abbondante, tanto che occorre rivolgersi a mezza o addirittura ad una misura in meno rispetto al solito. Nessun problema nella scelta, se, invece, si guarda ai centimetri di lunghezza, che sono fedeli e corrispondono perfettamente a quelli delle altre aziende.

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5 commenti

    • Ho sempre delle scarpe in prova, ma i tempi di pubblicazione sono molto più lunghi.. raccontare una scarpa dopo un’ora di test, come fanno molti, non ha senso, soprattutto in termini di resa e durata. Le prendo, le uso almeno un mese, vedo come si assestano e cosa offrono nel medio-lungo periodo.

  1. Buonasera, comprate a seguito della recensione qui…scarpe fantastiche…delle pantofole. Personalmente le ho trovate migliori delle marche più blasonate.
    Per prendere qualcosa di simile che però sia da cemento e non su terra, rimanendo in k-swiss (o babolat) su cosa posso optare?

    • Per avere qualcosa di più protettivo, visto l’utilizzo in cemento, ma anche più potente nella risposta del tallone, le Propulse Fury sono ottime. Vestibilità simile anche, ma occhio alle taglie. Personalmente, la calzata 43 di babolat la ritrovo nel 42.5 di K-swiss.

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