In campo, M27 Fury si presenta soprattutto solida, con i suoi 368 grammi effettivi, che le conferiscono una fermezza all’impatto davvero notevole, ma che vanno anche a creare un’ottima base per la potenza. Infatti, il nome Fury nasce proprio dalla diversificazione, dal resto delle sorelle M27, per la potenza generata e siamo di fronte alla pala più potente della R-Line, che si gioca il primato del marchio insieme alla cugina Aniversario 31 Hyrbid, anch’essa molto ben messa in termini di spinta. Non parliamo solo di una potenza quando si lascia andare il braccio veloce, perché M 27 Fury è dotata di una uscita di palla considerevole a tutti i regimi e, con la sua forma rotonda, al di là del peso importante, ha un bilanciamento neutro che non penalizza la maneggevolezza e soprattutto la faccia rotonda che offre una certa facilità nel ricercare il punto di impatto ideale. La tolleranza è davvero buona e la faccia è generosa in tal senso, con anche una omogeneità di risposta che non ti aspetti da un telaio di altissimo livello come Fury, che invece si fa apprezzare già da un giocatore avanzato, con un braccio sicuro di ciò che fa, a patto di saper gestire un telaio neutro nel bilanciamento e che va indirizzato sempre con cura. Infatti, se l’uscita di palla è facile, la potenza elevata e la faccia tollerante, tutti questi aspetti vanno tenuti sotto controllo con una capacità di gestione del comportamento di un telaio molto vivace, con una uscita di palla sempre energica, che impone una tecnica adeguata e un tempo di reazione breve, perché la palla va addomesticata con mestiere. Si può dire che M27 R Line Fury sia una pala facile per chi sa giocare a Padel, apprezzabile per un avanzato, ma un neofita o un padelista occasionale non le starebbe dietro nel suo modo di lasciar andare i colpi. Tuttavia, è una goduria e il mix di prestazioni la rende molto interessante per chi cerca una pala di livello, ma non desidera un bilanciamento alto e vuole gestire i colpi in maniera naturale e diretta.